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Josip Broz Tito


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Josip Broz Tito, uno dei maggiori fenomeni del Ventesimo secolo, è stato la guida del Movimento dei Paesi non allineati nonché uno degli attori principali sul palcoscenico della politica mondiale nel periodo della Guerra fredda. Durante il suo governo la Jugoslavia fu uno dei pochi Paesi comunisti a non essere posta completamente sotto linfluenza dellUnione Sovietica.
Lapplicazione contiene 14 capitoli divisi per argomento, che spaziano dalla sua biografia agli incontri che ebbe ed ai rapporti che intrattenne con i maggiori leader internazionali del tempo, fino a quella che fu la creazione di una peculiare linea politica e di condotta nei confronti delle allora grandi potenze mondiali, ossia gli Stati Uniti e lUnione Sovietica.

Tito e lAmerica
Dal momento della rottura con Stalin, gli Stati Uniti divennero un importante sponsor della Jugoslavia di Tito nonché il principale garante della sua indipendenza da Mosca. Per Tito questa alleanza era una mera questione di sopravvivenza, sia politica che fisica; tuttavia anche gli Stati Uniti avevano il proprio interesse in questo rapporto, ossia elaborare una politica duratura, che non sarebbe cambiata fino al collasso dellUnione Sovietica.

Tito e gli Arabi
Il nome di Josip Broz Tito, uno dei promotori del Movimento dei Paesi non allineati, divenne sinonimo di eroismo rivoluzionario anche in quei Paesi arabi meno evoluti che, attraverso la cooperazione con la Jugoslavia, registrarono significativi progressi nello sviluppo delle proprie potenzialità. Egiziani e Siriani ancora applicano la Costituzione e il modello di governo dell’ex Jugoslavia.

Tito e la Jugoslavia
Il rapporto di Tito con la Jugoslavia del dopoguerra fu piuttosto contraddittorio. Fino a quando non ne arrivò alla guida la demolì con tutti i mezzi che aveva a disposizione; in seguito dai suoi sottoposti pretese che ne avessero cura come della pupilla degli occhi, e tre anni prima di morire confessò che non era riuscito nell’intento di trasformarla in una Nazione normale.

Tito e la Cina
In principio Tito non volle saperne niente della Cina, anzi diceva sempre che non aveva la minima intenzione di andarci. Tuttavia, nel 1977 ci fu la grande svolta: dopo aver visitato lUnione Sovietica il leader della Jugoslavia si recò in Cina. Il motivo che spinse Tito a questa apertura fu il desiderio che aveva di ingraziarsi - oltre ai Sovietici - anche i Cinesi; riuscì pure in questo suo intento.

Tito e i non allineati
Josip Broz Tito è universalmente conosciuto - oltre che come guida della Jugoslavia e del partito comunista jugoslavo - anche come uno dei fondatori del Movimento dei Paesi non allineati. La propaganda, all’epoca dell’ex Jugoslavia, cercò di far passare il messaggio che la creazione del blocco dei Paesi del Terzo Mondo fosse quasi una sua idea originale. Non fu proprio così…

Tito e i Russi
Per anni Tito guardò alla Russia con ammirazione e quasi tutto quello che riuscì a conquistare lo fece grazie a quella Nazione e ai Russi ma - caso singolare - la Storia lo ricorda per la rottura con i Sovietici e Stalin del 1948. Proprio in virtù di questo strappo gli Stati Uniti per 30 anni gli garantirono la sopravvivenza al potere; Tito ebbe così la possibilità di diventare un personaggio importante in tutto il mondo.

Tito e i grandi dittatori
Tutti i grandi dittatori del suo tempo (ad eccezione di Mao Tse-tung) furono suoi amici: da Fidel Castro a Muammar Gheddafi, e poi Saddam Hussein, l’ugandese Idi Amin Dada, l’etiope Menghistu Hailè Mariàm, il leader della Repubblica Centrafricana (accusato tra l’altro di cannibalismo) Jean-Bédel Bokassa, e poi tutti i leader comunisti dell’Europa dellEst.